Nel Teatro Greco il Dialogo nasce quando l’attore (upocrités ovvero letteralmente “colui che risponde”) si rivolge al Coro, staccandosi da esso e rivendicando per sé uno spazio (anche fisico) e un tempo separati ma in relazione all’Altro. Esso nasce in quel luogo privilegiato, fertile e magico che è il rapporto tra l’Attore e il Coro. Gli attori passano da uno a due con Eschilo e diventano tre con Sofocle.

Nei secoli successivi il Dialogo diventerà il cuore pulsante del teatro occidentale che lo declinerà in mille modi e colori ma sempre l’attore resterà “colui che risponde”. A chi risponde? E come? E perché? Accordarsi all’Altro in un ascolto profondo, nella consapevolezza dell’antica origine rituale del teatro nel cerchio paritario, indistinto e danzante della festa resta forse una delle vie maestre per avvicinarsi a quest’arte del presente che non lascia prodotti o manufatti. Il cuore del teatro resta nei secoli la Relazione tra Vivi, luogo privilegiato del Dialogo, tra gli attori e con il Pubblico.
Per queste e molte altre ragioni dopo questo tempo così spesso forzatamente separato abbiamo pensato al Dialogo.
Dopo una breve introduzione iniziale e un assaggio di dialoghi del teatro di tutti i tempi, con particolare attenzione al teatro contemporaneo, verranno scelti i testi per la produzione di fine anno (anche su proposta e/o richiesta dei partecipanti).
Elementi di studio e pratica saranno la consapevolezza corporea e vocale e le varie modalità di approccio al testo.
Il laboratorio è rivolto a persone di ogni età e formazione.
Gli incontri si svolgeranno il martedì dalle ore 20 alle 22 presso il Teatro Bertagnolio di Chiaverano. Il primo modulo prevede 8 incontri a partire da martedì 18 ottobre.

Primo incontro di presentazione (gratuito e senza impegno) martedì 11 ottobre alle 19.30 presso il Teatro Bertagnolio di Chiaverano.

Vi aspettiamo!
Renato Cravero e Viridiana Casali

Per informazioni:
347 9731968
393 9017665